In occasione della votazione in Parlamento per il rinnovo delle missioni internazionali, torniamo in piazza per denunciare la responsabilità delle autorità italiane per le continue stragi di persone migranti nel Mediterraneo centrale e il ciclo di violenze, sfruttamento e violazioni dei diritti umani a cui sono sistematicamente sottoposti migranti e rifugiati in Libia.
Insieme a tante realtà della società civile e decine di migliaia di cittadine e cittadini, diciamo:
NO al rinnovo della missione in Libia e alla prosecuzione della cooperazione con le autorità libiche senza garanzie concrete sulla protezione dei diritti umani di persone migranti e rifugiate;
NO al sostegno e alla collaborazione con la “Guardia costiera libica” finalizzato al respingimento forzato in Libia delle persone intercettate in mare;
SI all’evacuazione immediata delle persone rinchiuse nei centri di detenzione libici e all’estensione dei canali di ingresso regolari per persone migranti e rifugiate;
SI al ripristino di un sistema istituzionale di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale e al riconoscimento del ruolo essenziale svolto dalle ONG per la salvaguardia della vita in mare.
Non chiudiamo gli occhi di fronte alle barbarie.